Questo tipo di salsa fa parte di tutta una serie di salse che venivano appunto servite in vasi di vetro posati sul ghiaccio tritato per poi accompagnare molti alimenti. Venivano arricchite da una serie d’ingredienti come la polpa di pollo, le ghiandole di capretto, il formaggio vestino, cocomero e pane picentino oppure uova, cervella, cumino, laser ed altro, nel libro di Apicio ne vengono descritte molte con molteplici varianti.
La nostra salsa riprende quella tipica di Apicio nella parte vegetariana, per enfatizzare appunto le spezie e le piante aromatiche, cercando il giusto bilanciamento tra il dolce del miele e gli aromi delle piante aromatiche e delle spezie.
Composta da: pinoli, uvetta, olio extra vergine di oliva, zenzero, coriandolo, sedano, capperi, menta, vino, aceto, miele, cipolla.
Consigli per l’uso: per fare crostini con piccoli pezzi di pane non necessariamente tostati, per condire pasta, farro, riso, cous cous e similari, da sola o con altri ingredienti a piacere, su filetti, a vapore o alla piastra, di pesce quali sogliole o altri pesci delicati, e sul petto di pollo, sui bolliti di carne, con le uova lesse, sul lampredotto al posto della salsa verde, per accompagnare formaggi di tutti i tipi dal più fresco al più stagionato, con le verdure alla grigia o per impreziosire una insalata.
Gli antichi romani usavano tantissimo le salse, su tutte le pietanze di ogni tipo. I nostri suggerimenti sono solo alcuni degli abbinamenti da utilizzare, ci piace pensare che ognuno ne troverà tanti altri.